Alcuni suggerimenti utili per cucinare e pulire gli asparagi – una verdura ricca di proprietà – in modo veloce ed efficace!
Una volta gli asparagi erano un prodotto alimentare tipico del mese di maggio, ma grazie alle importazioni oggi sono reperibili praticamente durante tutta la bella stagione. Occorre, però, sceglierli con cura prima dell’acquisto, in virtù del loro costo elevato e del fatto che la parte commestibile si aggira generalmente solo intorno al 52% dell’intero asparago.
Quando li acquistate, assicuratevi che siano in buone condizioni: non devono presentare delle macchie e devono essere turgidi al tatto. I gambi devono essere lucidi e lisci; se la parte sottostante è di color verde più intenso della punta, vuol dire che la verdura sta cominciando a marcire. Gli asparagi migliori, più freschi, sono quelli con il gambo secco, ma non appassito.
Gli asparagi sono una verdura ricca di ferro e vitamine. Con la giusta preparazione conservano tutte le loro proprietà – è però indispensabile non commettere errori. Scopriamo di più su come pulirli, cucinarli e i loro benefici!
Le proprietà degli asparagi
L’asparago ha una storia millenaria, veniva infatti coltivato dagli Egizi e in Asia minore per le sue ottime proprietà diuretiche. Intorno al 1600 erano ritenuti addirittura come afrodisiaci (e quindi proibiti); si dice che anche il Re Sole in persona ne fosse ghiotto. Non tutti sanno che appartengono alla stessa famiglia dell’aglio e che in commercio ne esistono moltissime varietà (ci sono asparagi selvatici, molto più sottili di quelli coltivati, l’asparago bianco, quello rosa di Mezzano, il violetto di Albenga, oltre al classico verde, giuste per citarne alcune).
Sono ricchi di vitamine, polifenoli e minerali, il che li rende degli ottimi alleati della salute del cuore e dei muscoli. Sono poco calorici e hanno buone proprietà diuretiche che aiutano con l’eliminazione delle tossine.
Il potassio al loro interno aiuta chi soffre di pressione alta, le fibre favoriscono la regolarità intestinale e la digestione, mentre rutina e quercetina sono degli ottimi antinfiammatori naturali.
Sono tuttavia sconsigliati a chi soffre di cistite e gotta per via della quantità di acidi urici e purine al loro interno.
Come pulire gli asparagi in 4 step
• Prendete un asparago alla volta e togliete la pellicola presente sulla parte bianca con l’aiuto di un coltellino.
• Lavateli sotto l’acqua corrente e asciugateli per bene con un panno da cucina.
• Divideteli in mazzetti per dimensione e lunghezza ed eliminate la parte legnosa che si trova alla base di ogni asparago.
• La parte esterna verde e coriacea può essere eliminata con un pelapatate: procedete con questa operazione, fermandovi a pochi centimetri dalla punta. La superficie dell’asparago deve essere raschiata con delicatezza e si dovrà prestare particolare attenzione alle punte: in loro prossimità procedete con cautela rimuovendo solo le foglie più dure.
Come conservare gli asparagi?
Una volta portati a casa gli asparagi, occorre sistemarli nella cassetta del frigorifero. Bisogna assicurarsi che le punte siano del tutto asciutte e, qualora, dopo qualche giorno, presentino un aspetto un po’ sciupato, bisogna ravvivarle e tenerle a bagno in un pizzico di acqua fredda.
Dopo aver pulito e sbollentato gli asparagi, potete conservarli anche surgelati, ma solo previa cottura. In freezer vanno conservati ad una temperatura compresa tra i -18°C e i -25°C, per circa 3/6 mesi. Poi, al momento di consumarli, possiamo mettere i nostri ortaggi direttamente nella pentola: siccome sono già stati scottati, avranno un tempo di cottura inferiore rispetto agli asparagi freschi.
Ricordate, però, che un cibo che è stato surgelato non potrà nuovamente essere ricongelato.
Come cucinare gli asparagi?
Far cuocere gli asparagi potrebbe sembrare semplicissimo, tuttavia, accade spesso che quando vengono lessati si rompano – questo accade perchè eccedete con i tempi. Una volta lavati in acqua e bicarbonato e dopo averli puliti, avete alcune opzioni: cuocerli al vapore, in padella, al forno o bolliti. Generalmente il tempo di cottura degli asparagi si aggira sui 15/20 minuti, ma vediamo tutti i dettagli!
• Come si cucinano gli asparagi lessi? In una pentola capiente, fate bollire dell’acqua salata: raggiunta l’ebollizione, aggiungete la verdura e coprite con un coperchio. Lasciateli lessare per circa 15 minuti, girandoli in modo molto delicato di tanto in tanto.
• Se lo desiderate potete anche cuocere gli asparagi al forno. È semplicissimo: dopo averli conditi con sale, olio e aglio disponeteli su una placca e infornate a 200°C per circa 20 minuti.
• Come cucinare gli asparagi al vapore? Portate a ebollizione circa un litro di acqua, poi sistemate la verdura nell’apposito cestello verticale (in bamboo o in acciaio). Coprite e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Saprete che sono cotti quando assumeranno un bel colore brillante – se sono più piccoli, come quelli selvatici, dimezzate i tempi.
• Vediamo anche come cucinare gli asparagi in padella, l’ultimo metodo di cottura che vi suggeriamo. Preparate un leggero soffritto con cipolla e olio e tuffate la verdura lavata e tagliata al suo interno. Coprite con il coperchio e fate cuocere per 15 minuti, trascorsi i quali proseguirete con la cottura per altri 5 minuti senza coperchio (per un totale di 20 minuti).
Le migliori ricette con asparagi
Esistono ormai mille gustose ricette con gli asparagi: dalle torte salate di pasta sfoglia ripiena di uovo, mozzarella e asparagi – semplice e veloce ma di sicuro effetto – alle crepès salate con ripieno di questa verdura.
O, ancora, sono ottimi nelle frittate e anche immersi in pastella e fritti in olio caldo. Nei primi piatti, si declinano in mille varianti per risotti, spaghetti e anche le lasagne.
Il risotto è sicuramente il piatto classico e più noto ma semplice e veloce. Per prepararlo, realizzate un brodo vegetale con i gambi degli asparagi. In una padella a parte, fate prima tostare e poi cuocere il riso con del burro, sfumando con il brodo di tanto in tanto.
Nel frattempo fate scottare le punte degli asparagi in un pentolino con cipolla e olio; poi, unite il tutto al riso, lasciandone un paio decorative da mettere alla fine sul piatto.